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Crida

Bearded collie maschio


Un colonnello inglese rientrato dalle Indie


1978 – 1992

Il cane amatissimo che ha vissuto con me per ben 16 anni e con il quale ho condiviso importantissime fasi alterne della mia vita sentimentale e professionale.

L’ho trovato abbandonato dentro la carcassa di un’auto semi demolita nell’hinterland milanese dove si era rifugiato. Giovanissimo (non più di 7/8 mesi) era ammalato di piroplasmosi, una grave malattia trasmessagli probabilmente dalle zecche delle pecore che, allora, venivano portate a pascolare ai margini della città. Salvato da morte certa da un giovane veterinario che ha fatto tutto il possibile per salvarlo (riuscendoci!) è diventato il mio compagno inseparabile: veniva in ufficio con me quando avevo l’agenzia di pubblicità e sul set e in montaggio quando ho cominciato a lavorare in televisione; ha vissuto con me e la mia prima moglie, con me e mia madre quando -appena separato- sono rientrato nella casa materna- con me nella mia casa da single ed infine con me e la mia attuale moglie fra le braccia della quale è morto, molto anziano, a Laveno mentre io ero a Roma a lavorare assenza della quale, ancora oggi, non so darmi pace.

Coraggioso, forte non si cacciava mai volontariamente in una rissa con un altro cane ma quando ce lo tiravano per il pelo il suo avversario -di qualunque mole fosse- ne usciva sempre augurandosi di non rivederlo mai più!

Credo mi amasse profondamente ma il suo comportamento con me è sempre stato formalmente molto controllato e mai troppo espansivo: ho sempre avuto la sensazione che Crida mi abbia considerato -per tutta la vita- il gentile ospite che lo ha raccolto, che gli ha salvato la vita e che si è sostituito al suo vero padrone che però lui non ha mai dimenticato.
Io non ho mai dimenticato lui.

Crida era un Bearded collie anomalo: di grande taglia e piuttosto rustico come si conviene ai cani da pastore inglesi della sua razza tanto che all’unica esposizione canina alla quale ha partecipato –giudicato da un Giudice inglese- si è meritato la qualifica di “Eccellente”, la menzione speciale e l’iscrizione al “LIR” il Libro Italiano delle razze: non male per un trovatello randagio!

Nel quadro è ritratto in uno dei suoi momenti di gioco preferiti: con il pelo gocciolante dell’acqua del Ticino aspetta che io gli lanci di nuovo nel fiume il bastone che mi ha riportato nuotando nella corrente.
© 2020 Davide Mengacci | P.IVA IT03542990159
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